14 research outputs found
Emotions recognition systems and data economy
Should the European Union recognise a set of neuro-rights? How could privacy and autonomy be adequately protected in the face of the advancement of mind-reading technologies in the data-driven economy? This work sets the stage for a discussion through an analysis of the European legal framework, suggesting how to close some loopholes to shape an effective governance of emotional AI
Diffamazione e discorso d'odio in Internet
Una recente pronuncia di legittimità (Cass., [ord.] 16.5.2023, n. 13411), nel precisare i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica (politica) all’interno di una piattaforma digitale come Twitter (oggi “X”), offre l’occasione per riflettere su problemi che circondano la tutela, nell’ambiente digitale, di diritti fondamentali della persona come la libertà di espressione, la privacy e il diritto a non esser discriminati. Il contributo si sofferma, in particolare, sul ruolo delle
maggiori società di tecnologia dell’informazione (cd. Big Tech) nel governo del discorso pubblico online alla luce del quadro regolatorio europeo come modificato dal cd. Digital Services Act (Reg. UE 2022/2065
Vendita di partecipazioni e vendita di azienda: una distinzione superabile? La Cassazione torna agli anni Trenta
Un caso notevole in tema di garanzie personali del consumatore
Un caso notevole offre l’occasione per ribadire che la qualità di professionista del garante non può trarsi di riflesso dall’obbligazione garantita; quando il garante è persona fisica che agisce per scopi estranei alla attività professionalmente svolta, trovano applicazione le previsioni del codice del consumo e in particolare, l’art. 33, lett. t), con la conseguenza che la clausola limitativa della proponibilità di eccezioni tratte dal rapporto garantito deve considerarsi nulla in difetto della prova che essa abbia costituto oggetto di trattativa individuale. Il contratto autonomo di garanzia è, così, espunto dall’area della contrattazione standardizzata tra professionista e consumatore con conseguente approfondimento dello iato tra contratti d’impresa e contratti di consumo e ulteriore compressione dell’autonomia privata in un importante settore del diritto dei contratti
2024/3(1)CC La sentenza CGUE (seconda sezione) del 30.5.2024 nelle cause riunite C-662/22 e C-667/22 sul divieto ai sensi della direttiva 2000/31/CE per uno Stato membro di imporre obblighi ulteriori a un fornitore di servizi online stabilito in un altro Stato membro quali l’iscrizione in un registro, la comunicazione di informazioni e il versamento di un contributo economico (caso Airbnb Ireland UC e Amazon Services Europe Sàrl c. AGCOM)
La sentenza in oggetto torna a chiarire la portata di un principio, quello del controllo nel Paese di origine, che storicamente rappresenta un presidio della certezza del diritto nello spazio dell’Unione Europea, in quanto strumento di contenimento dei rischi di frammentazione normativa e over-regulation; purtuttavia, può apparire come il simbolo di un residuo, fastidioso privilegio, riservato soprattutto a poche, potenti
multinazionali straniere
