29 research outputs found

    A Western single-center experience with endoscopic submucosal dissection for early gastrointestinal cancers

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    Endoscopic submucosal dissection (ESD) has gained worldwide acceptance as a treatment for early gastrointestinal cancers (EGICs). However, the management of these tumors in the Western world is still mainly surgical. Our aim was to evaluate the safety and feasibility of ESD at a European center. Based on the knowledge transferred by one of the most experienced Japanese institutions, we conducted a pilot study on 25 consecutive patients with EGICs located in the esophagus (n = 3), stomach (n = 7), duodenum (n = 1), and colon (n = 14) at our tertiary center over a 2-year-period. The main outcome measurements were complete (R0) resection, as well as en-bloc resection and the management of complications. The R0 and en-bloc resection rates were 100% and 84%, respectively. There were three cases of bleeding and five cases of perforation. With a median follow up of 18 months, two recurrences were observed. We conclude that ESD for early esophageal and gastric cancers is feasible and effective, while colonic ESD requires more expertise

    A tri-generation system based on polymer electrolyte fuel cell and desiccant wheel - Part A: Fuel cell system modelling and partial load analysis

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    Polymer Electrolyte Membrane Fuel Cell (PEMFC) based systems have recently received increasing attention as a viable alternative for meeting the residential electrical and thermal demands. However, as the intermittent demand profiles of a building can only be addressed by a tri-generative unit which can operate at partial loads, the variation of performance of the system at partial loads might affect its corresponding potential benefits significantly. Nonetheless, no previous study has been carried out on assessing the performance of this type of tri-generative systems in such conditions. The present paper is the first of a two part study dedicated to the investigation of the performance of a tri-generative system in which a PEMFC based system is coupled with a desiccant wheel unit. This study is focused on evaluating the performance of the PEMFC subsystem while operating at partial loads. Accordingly, a detailed mathematical model of the fuel cell subsystem is first developed and validated using the experimental data obtained from the plant’s and the fuel cell stack’s manufacturer. Next, in order to increase the performance of the plant, two modifications have been proposed and the resulting performance at partial load have been determined. The obtained results demonstrate that applying both modifications results in increasing the electrical efficiency of the plant by 5.5%. It is also shown that, while operating at partial loads, the electrical efficiency of the plant does not significantly change; the fact which corresponds to the trade-off between the increment in the gross electrical efficiency and the lower slope of decrement in the auxiliary losses. The obtained results are suitable to be employed to assess the performance of the overall tri-generative system, conducted in the second part of the study, while meeting intermittent load profiles

    Il percorso diagnostico-terapeutico nei pazienti con gozzo cervico-mediastinico.Quando è inevitabile la programmazione della sternotomia.

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    La strategia chirurgica nei gozzi substernali è solitamente dettata da esperienze “aneddotiche” di autorevoli esperti e raramente è basata su parametri decisionali riproducibili. Si è soliti affermare che ogni gozzo substernale può essere operato attraverso l’accesso cervicotomico a patto che l’operatore sia sufficientemente esperto. Tale affermazione rimane valida fino che non ci si imbatte in gozzi per i quali la sternotomia o la toracotomia rappresentano non una scelta ma una necessità. Metodo: Scopo della presente ricerca clinica è stato quello di definire i più importanti aspetti clinici dei gozzi cervico mediastinici e in particolare la loro reale incidenza ed il reale “rischio” di dover effettuare una sternotomia di necessità per la loro exeresi, sulla base della nostra personale esperienza unitamente a quella delle più rappresentative esperienze pubblicate sull’argomento. Risultati: Diciotto pazienti su 355 sottoposti a tiroidectomia dal 1993 al Febbraio 2004 presentavano un gozzo con estensione substernale (5.05%) . In un caso (5.5%) è stata necessaria una sternotomia per poter rimuovere un voluminoso gozzo mediastinico ad “iceberg” con oltre l’80% della massa localizzata in sede intratoracica e meno del 20% in sede cervicale. Dai dati della letteratura è risultato che la frequenza dei gozzi retrosternali varia da un minimo di 4.6% ad un massimo di 15.7% mentre la necessità di dover ricorrere, per la loro rimozione, a sternotomia/toracotomia oscilla tra il 3.3% ed il 12.5%. La definizione di gozzo retrosternale è un punto controverso e cruciale per un corretto planning preoperatorio. Secondo Crile si può parlare di gozzo retrosternale quando il suo margine inferiore si estende sino al livello dell’arco aortico. Per Lindskog il margine inferiore deve essere riferito al livello della T4 mentre per Katlik si può parlare di gozzo retrosternale quando la massa intratoracica ha una estensione > 50% distalmente all’”outlet toracico”. Tutte queste affermazioni danno una definizione approssimativa del fenomeno e non indicano quando la sternotomia è inevitabile. Nella nostra esperienza quando la massa si estende al di sotto dell’arco aortico e la sua morfologia è ad iceberg e con la parte immersa nel torace > dell’80% e con diametro trasversale > 10 cm la sternotomia diventa una necessità assoluta . Occorre sottolineare l’esigenza di rimuovere integralmente la massa mediastinica evitando morcellizzazioni ghiandolari (si ricorda che il 10% di tali masse può ospitare neoplasie occulte) e/o traumi di importanti strutture anatomiche locoregionali (vascolari, nervose e pleuropolmonari). Conclusioni: I dati del nostro studio smentiscono l’affermazione ricorrente ( tra i chirurghi generali), che in mani “veramente” esperte, la necessità di dover ricorrere alla sternotomia per la rimozione dei gozzi immersi sia più un mito che una realtà. In un piccolo ma significativo numero di pazienti portatori di gozzi immersi nel mediastino(3.3%-12.5%) non si deve esitare a rinunciare alla tiroidectomia transcervicale “a tutti i costi” pianificando preoperatoriamente un accesso sternotomico. Questo eclettismo strategico consente al chirurgo di evitare fallimentari acrobazie tecniche ed al tempo stesso riduce i rischi di seri danni iatrogeni per il paziente

    Tumori stromali gastrici:su tre casi clinici trattati con resezioni videoassistite

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    In conclusione riteniamo che: 1) i GIST debbano essere trattati con ampia terapia resettiva in quanto la loro potenziale malignità è imprevedibile utilizzando i tradizionali parametri prognostici; 2) la loro exeresi è notevolmente semplificata dall’ausilio della assistenza videolaparoscopica. 3) lo studio istopatologico definitivo è cruciale per la verifica della adeguatezza della exeresi e per la definizine del successivo follow-up dei pazient

    Disfunzioni genitourinarie dopo la “nerve sparing TME” per carcinoma del retto basso.

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    Introduzione: La “nerve sparing total mesorectal excision” (NS TME) per il trattamento dei tumori del retto medio basso pone il chirurgo in una difficile situazione paragonabile a quella dell’Eroe Mitologico costretto a navigare tra Scilla e Cariddi. Egli ha da un lato il compito prioritario di rimuovere un mesoretto intatto e dall’altro deve preservare l’integrità dei plessi nervosi pelvici responsabili delle funzioni sessuali e vescicali che, come è noto condizionano enormemente la qualità di vita dei pazienti. Metodo: Obiettivo del presente studio è stato quello di valutare la funzione minzionale e sessuale di 33 pazienti consecutivi ( 20 M, 13 F, età media 63.7 aa) sottoposti a NS TME per mezzo del questionario QLQ C 30. Risultati: I risultati funzionali postoperatori in termini di disfunzioni genitourinarie sono stati “quantizzati”seguendo i parametri EORT che come è noto mirano alla valutazione della qualità di vita così come viene percepita dal paziente (follow-up medio > 1 anno) . La disfunzione minzionale (score range: 4-12) a 6 mesi è stata assente/lieve (score:4-6) nell’84.8% dei casi, moderata/rilevante (7-9) nel 15.2% e grave (10-12) nello 0% dei pazienti, a oltre 1 anno è stata assente/lieve nel 93.9%, moderata/rilevante nel 6.1%, grave nello 0% dei casi. Le disfunzioni sessuali (score range: 6-20) a 6 mesi sono state assenti/lievi (score: 6-10) nell’86.4% dei pazienti, moderate/rilevanti (score:11-15) nel 4.5% dei pazienti e gravi (score:16-20) nel 9.1% dei pazienti. Ad oltre un anno sono state assenti/lievi nel 72.8% dei pazienti, moderate/rilevanti nel 13.6% e gravi nel 13.6%. In un nostro precedente studio pubblicato nel 1981 l’incidenza di disfunzioni sessuali permanenti, dopo resezione anteriore del retto eseguita con tecnica “non nerve sparing” era risultata del 67 % .Sebbene i dati siano difficilmente comparabili, rappresentano comunque una importante testimonianza ''storica'' della stretta relazione esistente tra accuratezza della tecnica chirurgica ed esiti funzionali dell’intervento. Conclusioni: Se in passato si era rassegnati al fatto che le complicanze genitourinarie dovessero rappresentare il prezzo da pagare ad esigenze di radicalità oncologica, oggi il rispetto di quest’ultima si può conciliare, in oltre il 70% dei pazienti, con il rispetto di funzioni che tanto condizionano la qualità di vita dei pazienti

    Nerve sparing total mesorectal excision per neoplasia del retto. Note di tecnica e risultati.

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    Abstract OBJECTIVE: To evaluate the quality of life after nerve sparing total mesorectal excision for rectal cancer. PATIENTS AND METHODS: Crucial technical aspects of the procedure such as the preservation of genitourinary innervation and the achievement of optimal local control of the disease have been emphasized. It is known that local recurrences, sexual and urinary dysfunctions may have a significant impact on postoperative quality of life of the patients. Postoperative evaluation of functional outcomes of nerve sparing total mesorectal excision has been carried out utilizing the QLQ C30 (version 3) (All CR38). RESULTS: At one year follow-up 27.2% of the patients presented sexual activity related dysfunctions, 6.1% complained of urinary dysfunction and 21% of the patients complained of some significant psychologic disturbances. CONCLUSIONS: A correct surgical dissection with preservation of inferior hypogastric plexus and all genitourinary nerve supply yield the best results either in terms of quality of life and of oncologic control of the disease
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