13,519 research outputs found

    Another treatment option for relapsed or refractory chronic lymphocytic leukaemia.

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    We hereby report the clinical and biologic features of 33 of 4680 (0.7%) patients with chronic lymphocytic leukemia (CLL), managed at 10 Italian centers, who developed Hodgkin lymphoma (HL), a rare variant of Richter syndrome. The median age at CLL and at HL diagnosis were 61 years (range 41-80) and 70 years (range 46-82), respectively, with a median interval from CLL to the diagnosis of HL of 90 months (range 0-258). In 3 cases, CLL and HL were diagnosed simultaneously. Hl was characterized by advanced stage in 79% of cases, International Prognostic Score (IPS) ≥4 in 50%, extranodal involvement in 39%, B symptoms in 70%. Prior treatment for CLL had been received by 82% of patients and included fludarabine in 67%. Coexistence of CLL and HL was detected in the same bioptic tissue in 87% of cases. The most common administered treatment was the ABVD regimen given to 22 patients (66.6%). The complete response (CR) rate after ABVD was 68%, and was influenced by the IPS (P = .03) and interval from the last CLL treatment (P = .057). Survival from HL was also influenced by the IPS (P = .006) and time from the last CLL treatment (P = .047). The achievement of CR with ABVD was the only significant and independent factor predicting survival (P = .037). Taken together, our results show that the IPS and the interval from the prior CLL treatment influence the likelihood of achieving CR after ABVD, which is the most important factor predicting survival of patients with CLL developing HL

    A Riemann solver at a junction compatible with a homogenization limit

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    We consider a junction regulated by a traffic lights, with n incoming roads and only one outgoing road. On each road the Phase Transition traffic model, proposed in [6], describes the evolution of car traffic. Such model is an extension of the classic Lighthill-Whitham-Richards one, obtained by assuming that different drivers may have different maximal speed. By sending to infinity the number of cycles of the traffic lights, we obtain a justification of the Riemann solver introduced in [9] and in particular of the rule for determining the maximal speed in the outgoing road.Comment: 19 page

    The Godunov Method for a 2-Phase Model

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    We consider the Godunov numerical method to the phase-transition traffic model, proposed in [6], by Colombo, Marcellini, and Rascle. Numerical tests are shown to prove the validity of the method. Moreover we highlight the differences between such model and the one proposed in [1], by Blandin, Work, Goatin, Piccoli, and Bayen.Comment: 13 page

    A multi-layer parametric approach to maximize the access probability of mobile networks

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    Next-generation mobile networks (5G) are defined to provide access in the framework of heterogeneous systems where it is crucial to have “always on” and “everywhere connectivity” capabilities. This is of fundamental importance even in 4G mobile systems, down to 3G and also Wi-Fi and WiMAX. In order to guarantee access to users with handheld devices equipped with multiple radio interfaces, an automated and reconfigurable tool for selecting the best network to be connected with is needed. This should be achieved by avoiding service outages. Current vertical handovers, i.e., switching from a network to another, are essentially based on power received levels and often do not avoid temporary service outages. We propose in this paper a procedure to access mobile networks by sensing multiple performance parameters related to networks available in the considered area. We target at maximizing the probability of accessing the wireless medium despite the technology used. We develop an algorithm, based on dynamic programming, able to select the most suitable network. We present the performance of the proposed algorithm both on the basis of computer simulations and on tests performed in an Arduino-based hardware platform

    Economic Integration Between The EU And The Ceecs: A Sectoral Study

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    Avalanche statistics during coarsening dynamics

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    We study the coarsening dynamics of a two dimensional system via lattice Boltzmann numerical simulations. The system under consideration is a biphasic system consisting of domains of a dispersed phase closely packed together in a continuous phase and separated by thin interfaces. Such system is elastic and typically out of equilibrium. The equilibrium state is attained via the coarsening dynamics, wherein the dispersed phase slowly diffuses through the interfaces, causing domains to change in size and eventually rearrange abruptly. The effect of rearrangements is propagated throughout the system via the intrinsic elastic interactions and may cause rearrangements elsewhere, resulting in intermittent bursts of activity and avalanche behaviour. Here we aim at quantitatively characterizing the corresponding avalanche statistics (i.e. size, duration, inter-avalanche time). Despite the coarsening dynamics is triggered by an internal driving mechanism, we find quantitative indications that such avalanche statistics displays scaling-laws very similar to those observed in the response of disordered materials to external loads

    Monitoraggio delle prestazioni di controllo in processi multivariabili

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    Il monitoraggio delle prestazioni di sistemi controllati (Control Loop Performance Monitoring: CLPM) ha un ruolo di primaria importanza nella ottimizzazione della conduzione degli impianti, come richiesto dalle crescenti esigenze di efficienza e di competitività dell’industria. L’obiettivo è un’analisi di merito dei circuiti di controllo per valutare il funzionamento di tutto l’impianto. Disturbi persistenti, presenti in tutto l’impianto, allontanano il sistema di controllo dal suo comportamento ottimale; le loro cause includono la presenza di cicli limite non-lineari dovuti alla saturazione, all’attrito o a fenomeni di isteresi nelle valvole di controllo, nei sensori o nel processo stesso, disturbi strutturali causati da flussi di materia o di energia tra diverse unità di processo, specialmente quando è presente un riciclo, disturbi esterni, e, infine, il progetto o la sintonizzazione inadeguata dei sistemi di controllo. Oltre a queste, una causa importante da considerare è la presenza di interazione tra gli anelli. La diretta conseguenza dell’interazione sulla prestazione del sistema di controllo è la propagazione, a partire dal ‘loop sorgente ’, dell’anomalia, causa di scarsa prestazione, negli anelli interagenti. Tali anomalie si manifestano, nella maggior parte, con oscillazioni nell’andamento delle variabili controllate. Con l’obiettivo di realizzare l’intervento più adeguato al ripristino delle condizioni ottimali del sistema di controllo, è importante risalire alla sorgente del disturbo e, in presenza di oscillazioni, la prima distinzione da effettuare è quella tra cause lineari e non lineari. Attualmente la ricerca è fortemente orientata in questo senso: nel Laboratorio di Controllo dei Processi Chimici (CPCLab) presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università di Pisa è in corso di sviluppo un pacchetto denominato PCU (Plant Check Up). Il sistema contiene diversi indici di prestazione e tecniche proposti in letteratura e indici e tecniche originali. L’applicazione effettua una valutazione delle condizioni di funzionamento di un impianto utilizzando soltanto i dati normalmente registrati, senza introdurre test specifici o perturbazioni. Per prima cosa si stabilisce se ci sono oscillazioni anomale degli anelli di regolazione, poi si va a vedere se queste anomalie dipendono da un tuning errato, da perturbazioni esterne o dalla presenza di attrito nelle valvole, suggerendo gli interventi da effettuare. In caso di attrito viene anche calcolato un indice di attrito che permette la valutazione quantitativa della sua presenza, in modo da poter decidere se è il caso di utilizzare dei compensatori o è necessario mandare la valvola in manutenzione. Questa tesi ha come obiettivo la ricerca di tecniche per l’individuazione delle cause di scarsa prestazione di anelli di regolazione, in particolare di quelli tra loro interagenti. Tali tecniche seguono sostanzialmente due vie: alcune si basano sulla formulazione di un indice di non-linearità calcolato per ciascun loop dell’impianto e che assume il valore massimo per il loop sorgente; altre sono tecniche non invasive, sviluppate per sistemi SISO poiché non prendono in considerazione la propagazione dell’oscillazione negli anelli delle unità adiacenti a quella da cui proviene l’anomalia. Di queste ultime fanno parte le tecniche elaborate dal PCU ed è per questo motivo che, quando applicate ad un sistema MIMO, possono individuare la presenza di attrito in diverse valvole di controllo. Da ciò la necessità di testare gli anelli classificati come possibili sorgenti dell’anomalia in modo da individuare a posteriori il loop da cui questa proviene. Per individuare quei processi (evidentemente caratterizzati da bassa interazione) per i quali l’applicazione dei tests suggeriti risulta valida è stata proposta una nuova tecnica per la valutazione dell’interazione tra gli anelli: questa tecnica, basata sul calcolo di un indice formulato nel dominio tempo e denominato ITD, necessita per la sua applicazione soltanto dei dati registrati nell’impianto. Ciò rappresenta un enorme vantaggio rispetto alla tecnica basata sul calcolo della RGA (Matrice dei Guadagni Relativi), che richiede, invece, per la sua formulazione il modello (spesso incerto) del processo. La tesi è stata articolata nelle seguenti parti: Capitolo 1 – Monitoraggio delle prestazioni Panoramica sulle problematiche generali del monitoraggio dei sistemi controllati,definizione di indici di prestazione, introduzione al fenomeno dell’attrito nelle valvole e analisi di alcune tecniche automatiche per la sua individuazione. Capitolo 2 – Il sistema di monitoraggio sviluppato Presentazione dell’architettura e delle caratteristiche generali del pacchetto sviluppato nel CPCLab. Capitolo 3 – Applicazione su dati simulati Illustrazione dei risultati ottenuti dalle analisi effettuate su diversi casi simulati (sistemi SISO, ONE-WAY, MIMO). Capitolo 4 – Individuazione del loop di provenienza dell’attrito nelle valvole Cenno su alcune recenti tecniche automatiche che isolano in un sistema MIMO il loop di provenienza dell’attrito nelle valvole; proposta di alcuni tests da impiegare in una fase successiva all’applicazione di quelle tecniche, che pur individuando l’attrito come causa dell’anomalia presente nell’impianto, non riescono a distinguere il loop da cui proviene. Capitolo 5 – L’indice ITD per la valutazione dell’interazione Descrizione di una tecnica, basata sul calcolo dell’ITD (Indice nel Dominio Tempo) per la valutazione dell’interazione dai dati registrati sull’impianto e confronto con la RGA, evidenziandone i vantaggi e i limiti

    Adaptive data synchronization algorithm for IoT-oriented low-power wide-area networks

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    The Internet of Things (IoT) is by now very close to be realized, leading the world towards a new technological era where people’s lives and habits will be definitively revolutionized. Furthermore, the incoming 5G technology promises significant enhancements concerning the Quality of Service (QoS) in mobile communications. Having billions of devices simultaneously connected has opened new challenges about network management and data exchange rules that need to be tailored to the characteristics of the considered scenario. A large part of the IoT market is pointing to Low-Power Wide-Area Networks (LPWANs) representing the infrastructure for several applications having energy saving as a mandatory goal besides other aspects of QoS. In this context, we propose a low-power IoT-oriented file synchronization protocol that, by dynamically optimizing the amount of data to be transferred, limits the device level of interaction within the network, therefore extending the battery life. This protocol can be adopted with different Layer 2 technologies and provides energy savings at the IoT device level that can be exploited by different applications
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