11 research outputs found
Aspectos sonoros e acessibilidade: debate sobre inclus\ue3o
A presente entrevista foi realizada na modalidade grupo focal, com o objetivo de colher, de forma hol\uedstica, o pensamento de cada entrevistado acerca do tema paisagem sonora e inclus\ue3o. Assim, a intera\ue7\ue3o entre os participantes foi enriquecida pelas opini\uf5es formuladas, \ue0 medida que cada participante, levando em considera\ue7\ue3o as falas dos demais, colocou novos \u201candaimes\u201d ao tema em quest\ue3o. A partir da quest\ue3o proposta para discuss\ue3o, \ue9 que atualmente tem-se a possibilidade de estudar paisagens visuais, paisagens olfativas, dos sabores, sonoros. A possibilidade descoberta de observar as paisagens sonoras pode se tornar um novo modo para experenciar a escuta, de sair de uma condi\ue7\ue3o normal para experenciar uma excepcionalidade
Teaching and learning in the COVID-19 Era: The experience of an Italian primary school class
The authors present a case study, where digital technologies were implemented for online education (particularly,
mathematics education) at Italian primary school level. Results of this study confirm that the quick transition to
the online form of education, due to the COVID-19 pandemic, was successful and provided experience which may
be useful in future didactic activities
Progettazione partecipata di nuovi strumenti di governance universitaria: un’esperienza empirica nel Canton Ticino.
La governance nei sistemi formativi complessi fa riferimento all’insieme di relazioni che definiscono il rapporto tra coloro che sono chiamati ad assumere decisioni vincolanti (gli attori istituzionali) e i destinatari delle decisioni. La ricerca di pratiche di governo basate sull’interdipendenza e sulla co-decisione tra attori dà luogo ad un sistema decisionale pluralistico e negoziato che mette a valore saperi condivisi. Secondo quest’ottica si abbandona la logica gerarchica e regolamentatrice e si avviano processi inclusivi che mirano a coinvolgere in modo pro-attivo gli attori, detentori di risorse e conoscenze specifiche non codificate, ma presenti nel contesto in forma di sapere diffuso ed “esperienziale”. Il caso di studio oggetto di questa ricerca pone al centro il disegno dei processi partecipativi aperti ad una pluralità di attori e la promozione di pratiche discorsive finalizzate alla ricerca di un’intesa fondata sulla condivisione di punti di vista ed immagini per il futuro. Al centro della progettazione di “scenari futuri” vi è il Collegio di Dipartimento, concepito come strumento facilitante la governance all’interno del neo costituito Dipartimento di Economia aziendale, Sanità e Sociale (DEASS) della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI). Il caso di studio viene presentato nel suo farsi, dal processo di accompagnamento nella fusione di due realtà organizzative preesistenti, due distinti dipartimenti accorpati in una realtà organizzativa unica, alle pratiche partecipative messe in atto per giungere alla definizione di un’organizzazione in grado di valorizzare i singoli (studenti, formatori, ricercatori, professori) che si riconfigurano attorno ad un ricostituito organo decisionale
Fare Form@zione: ambienti formali e informali per l\u2019apprendimento diffuso
Introduzione. Fare Form@zione \ue8 un progetto di ricerca quali-quantitavo che ha l\u2019obiettivo di indagare gli spazi di formazione (fisici e psicologici) a disposizione di docenti e studenti nella Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI). La ricerca, attualmente in corso, mappa le pratiche di insegnamento dei docenti SUPSI e le relazioni con alcuni costrutti tradizionali della psicologia positiva.
Ricerca. Il presente contributo esplora il coinvolgimento e la soddisfazione lavorativa in relazione ai metodi didattici e ai profili organizzativi dei docenti. Ci si attende che in situazioni di soddisfazione lavorativa e coinvolgimento, il docente manifesti una maggiore apertura all\u2019innovazione didattica. Per quanto riguarda gli studenti, ci si aspetta che l\u2019accessibilit\ue0 e il design generale degli spazi incrementino le occasioni di apprendimento informale e apprendimento tra pari.
Metodo. Misure quantitative, interviste strutturate e focus group. Lo studio ha coinvolto docenti (n=200) e studenti (n=200) appartenenti ai dipartimenti della SUPSI. I punteggi di soddisfazione lavorativa (Teacher job satisfaction Scale, Pepe et al., 2017), coinvolgimento (Utrecht Work Engagement Scale, Simbula et al. 2011) e apertura all\u2019innovazione (Vanatta et al., 2004) sono stati analizzati attraverso analisi multivariata della varianza.
Risultati e conclusioni. I risultati preliminari supportano l\u2019idea che le occasioni di apprendimento informale siano associate all\u2019organizzazione degli spazi e alle occasioni di approfondimento non-tradizionali di formazione (social media e comunicazione asincrona con il docente) e, per i docenti, alla disponibilit\ue0 di tempo per la sperimentazione didattica. Il presente contributo si inserisce nella riflessione sulla progettazione degli spazi di apprendimento e della formazione accademica-professionale
Apresenta\ue7\ue3o.
A Revista M\uc9TIS: hist\uf3ria & cultura, em seu v. 16, n. 32, apresenta como dossi\uea Som como patrim\uf4nio: cultura, territ\uf3rio, paisagem, educa\ue7\ue3o coordenado pelas pesquisadoras Dra Eliana Rela (Universidade de Caxias do Sul), Dra Lorena Rocca (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana e Universidade dos Estudos de Padova, Programa de Geografia) e Dra Loredana Addimando (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana).
O dossi\uea tem por objetivo compartilhar o atual estado da arte sobre a dimens\ue3o sonora como patrim\uf4nio, relacionada com o territ\uf3rio, as paisagens, o lugar, as representa\ue7\uf5es constru\ueddas pelos diferentes grupos, as fontes documentais sonoras. Estimular a consci\ueancia para a dimens\ue3o ac\ufastica significa aumentar a aptid\ue3o para o reconhecimento e o respeito pelos elementos da variedade sonora, que constituem um valor em si mesmos e que conotem, num sentido cultural mas tamb\ue9m num sentido pr\ue1tico e informativo, uma parte do territ\uf3rio
Disegnare sinergie tra formazione e ricerca: il caso del Dipartimento di Formazione e Apprendimento dell’Università della Svizzera Italiana (SUPSI).
La governance nei sistemi formativi complessi fa riferimento all’insieme di relazioni che definiscono il rapporto tra coloro che sono chiamati ad assumere decisioni vincolanti (gli attori istituzionali) e i destinatari delle decisioni. La ricerca di pratiche di governo basate sull’interdipendenza e sulla co-decisione tra attori dà luogo ad un sistema decisionale pluralistico e negoziato che mette a valore saperi condivisi. Secondo quest’ottica si abbandona la logica gerarchica e regolamentatrice e si avviano processi inclusivi che mirano a coinvolgere in modo pro-attivo gli attori, detentori di risorse e conoscenze specifiche non codificate, ma presenti nel contesto in forma di sapere diffuso ed “esperienziale”. Il caso di studio oggetto di questa ricerca pone al centro il disegno dei processi partecipativi aperti ad una pluralità di attori e la promozione di pratiche discorsive finalizzate alla ricerca di un’intesa fondata sulla condivisione di punti di vista ed immagini per il futuro. Al centro della progettazione di “scenari futuri” vi è il Collegio di Dipartimento, concepito come strumento facilitante la governance all’interno del neo costituito Dipartimento di Economia aziendale, Sanità e Sociale (DEASS) della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI). Il caso di studio viene presentato nel suo farsi, dal processo di accompagnamento nella fusione di due realtà organizzative preesistenti, due distinti dipartimenti accorpati in una realtà organizzativa unica, alle pratiche partecipative messe in atto per giungere alla definizione di un’organizzazione in grado di valorizzare i singoli (studenti, formatori, ricercatori, professori) che si riconfigurano attorno ad un ricostituito organo decisionale
Adaptive testing by Bayesian networks with application to language assessment
We present a general procedure for computerized adaptive testing based on probabilistic graphical models, and show on a real-world benchmark how this procedure can increase the internal consistency of the test and reduce the number of questions without affecting accuracy. © Springer International Publishing Switzerland 2016
