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    Vacuum condensates as a mechanism of spontaneous supersymmetry breaking

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    A possible mechanism for the spontaneous breaking of SUSY, based on the presence of vacuum condensates, is reviewed. Such a mechanism could occur in many physical examples, both at the fundamental and emergent level, and would be formally analogous to spontaneous SUSY breaking at finite temperature in the TFD formalism, in which case it can be applied as well. A possible experimental setup for detecting such a breaking through measurement of the Anandan-Aharonov invariants associated with vacuum condensates in an optical lattice model is proposed.Comment: 6 pages, 2 figures, review article to appear in the special issue "Supersymmetry, Supergravity, and Superstring Phenomenology" of Advances in High Energy Physic

    Vacuum condensates, flavor mixing and spontaneous supersymmetry breaking

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    Spontaneous supersymmetry (SUSY) breaking is revealed in all phenomena in which vacuum condensates are physically relevant. The dynamical breakdown of SUSY is generated by the condensates themselves, which lift the zero point energy. Evidence is presented in the case of the Wess-Zuimino model, and the flavor mixing case is treated in detail.Comment: 5 page

    Spontaneous Supersymmetry Breaking Induced by Vacuum Condensates

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    We propose a novel mechanism of spontaneous supersymmetry breaking which relies upon an ubiquitous feature of Quantum Field Theory, vacuum condensates. Such condensates play a crucial r\^{o}le in many phenomena. Examples include Unruh effect, superconductors, particle mixing, and quantum dissipative systems. We argue that in all these phenomena supersymmetry, when present, is spontaneously broken. Evidence for our conjecture is given for the Wess--Zumino model, that can be considered an approximation to the supersymmetric extensions of the above mentioned systems. The magnitude of the effect is estimated for a recently proposed experimental setup based on an optical lattice.Comment: 5 page

    Presentazione

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    La tesi di Heidegger, secondo cui la fenomenologia non è un punto di vista filosofico, ma un metodo, ossia il modo di determinare dimostrativamente il tema dell'ontologia, collocandosi in uno spazio diverso tra realismo e idealismo, pone indirettamente una sfida al ripensamento della struttura logica del materialismo, in particolare nella sua declinazione storico-dialettica. Perciò si discutono e si mettono a confronto le due significative e opposte letture di Heidegger date nel marxismo filosofico del Novecento. La prima è quella di Lukács, secondo cui il tentativo di superare, insieme all'alternativa tra realismo e idealismo, la dimensione trascendentale e soggettivante in cui culmina la filosofia moderna e in essa la tradizione metafisica occidentale, finisce in un rafforzamento del soggettivismo che qui si presenta in forma falsamente oggettiva: questa esprime il carattere in fondo soggettivo della risposta data alla crisi dall’individuo borghese del primo dopoguerra che reagisce ritirandosi dinanzi alle prospettive di rivoluzione sociale apertesi con le rivoluzioni socialiste. Orizzonte di questa interpretazione lukácsiana è la declinazione dialettico-razionalistica del materialismo storico. La seconda è quella dell’ultimo Althusser intorno alla definizione di "materialismo aleatorio", che critica un materialismo interpretato secondo la tradizione razionalistica come marxismo della necessità e della teleologia, forma mascherata di idealismo, e presenta una tradizione sotterranea completamente misconosciuta nella storia della filosofia: il "materialismo dell'incontro", in cui Marx e Lenin vengono messi in una linea che si svolge da Epicuro, Lucrezio, attraverso Machiavelli e Spinoza, fino a Heidegger e Wittgenstein. In questa linea, dove è contestato un primato del “Senso” e del “Logos” rispetto alla realtà, il clinamen di Epicuro, dove i mondi si formano attraverso l’incontro casuale e non grazie alla Causa o la Ragione necessitante, quindi nella prospettiva di un “materialismo della contingenza”, incontra paradossalmente l’ontologia di Heidegger, il quale a sua volta pone la questione non in termini di origine, causa e fine, ma intorno dei vari significati del temine “es gibt”, “c’è”, “si dà”. Porre così la questione, significa incontrare Epicuro con procedure diverse, perché Heidegger si apre a una visione che restaura una sorta di contingenza trascendentale del mondo nel quale siamo “gettati”, del senso del mondo che rimanda all’invio dell’Essere, al di là di cui non v’è nessuna ragione o causa da indagare ulteriormente, in un continuo arretramento di orizzonte. E’ la stessa prospettiva in cui si colloca l’affermazione di Wittgenstein sul mondo come tutto ciò che “accade”. Nel sottrarre Marx a un materialismo inteso come semplice razione all’idealismo che ne riproduce il primato della necessità, Althusser è in netta opposizione precisamente a Lukács, nel quale però va riconosciuto che essere a favore o contro la ragione non significa concepire come “ragione” o “irrazionalità” essa stessa, la progressività o meno di una tendenza storica, la quale si svolge al di là della coscienza che gli uomini ne hanno. D’altra parte l’esigenza posta della filosofie del Novecento e recepita da Althusser, di un “oltre”, di un’”alterità” che non riproduca il campo pratico e concettuale di ciò che vuole oltrepassare, riflette una condizione della lotta che nel Novecento si è condotta per un “nuovo mondo possibile” in costante confronto con il fallimento di questa esperienza negli esiti del socialismo quale si è realizzato in Unione Sovietica e in Cina. Di qui l’interesse a una lettura di Heidegger e Nietzsche, che, senza trascurarne la valenza fortemente ideologica, ben messa in luce da Lukács, ne mostri lo spunto interessante nell’aver problematizzato precisamente la nozione di “oltrepassamento”

    Guerra, diritti umani, emancipazione umana nella prospettiva di Karl Marx

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    Analisi della radice delle guerre tra Stati, etnie ecc., nel conflitto di classe, anche se latente; genesi dei diritti umani borghesi nella società fondata sul valore di scambio; interpretazione dell'attuale ordine mondiale riferito direttamente o indirettamente ai diritti umani, come conseguenza della mondializzaizone capitalistica dopo la guerra fredda; prospettive dell'emancipazione umana nei nuovi scenari della produzione cosiddetta post-fordist

    Mixing-induced Spontaneous Supersymmetry Breaking

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    It is conjectured that flavor mixing furnishes a universal mechanism for the spontaneous breaking of supersymmetry. The conjecture is proved explicitly for the mixing of two Wess--Zumino N=1\mathcal{N}=1 supermultiplets and arguments for its general validity are given. The mechanism relies on the fact that, despite mixing treats fermions and bosons symmetrically, both the fermionic and the bosonic zero point energies are shifted by a positive amount and this kind of shift does not respect supersymmetry.Comment: 5 pages, 1 figure, Eq(12) of V1 corrected to Eq(22), explicit off-shell formulation included, one reference adde

    Presentazione

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    Il problema se nell'analitica esistenziale di Heidegger sia implicita o meno un'etica e in caso di risposta affermativa in che direzione essa sia orientata, si inserisce nel più ampio contesto della definizione del soggetto e della soggettività che caratterizza varie tendenze della filosofia del secondo Novecento. Qui viene invece sostenuto che il problema non è "se" dall'analisi heideggeriana dell'esistenza viene fuori una possibile prassi e quale, ma "di" quale prassi storicamente determinata è espressione quell'analitic
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