1,535 research outputs found

    Diabetes and Critical Limb Ischemia. Evaluation of Serological Vascular damage markers: quantitative determination of circulating mature endothelial cells

    Get PDF
    OBIETTIVO : Quantificare le CECs/ml nei pazienti affetti da ischemia critica (IC) degli arti inferiori, eventuali correlazioni tra i fattori di rischio, lo stadio clinico con l’ aumento delle CECs. Valutare i cambiamenti strutturali (calcificazione ed infiltratto infiammatorio) e l’ angiogenesi (numero di capillari /sezione) della parete arteriosa. MATERIALI E METODI: Da Maggio 2006 ad Aprile 2008 in modo prospettico abbiamo arruolato paziente affetti da IC da sottoporre ad intervento chirurgico. In un data base abbiamo raccolto : caratteristiche demografiche, fattori di rischio, stadiazione dell'IC secondo Leriche-Fontaine (L-F), il tipo di intervento chirurgico. Per ogni paziente abbiamo effettuato un prelievo ematico di 2 ml per la quantificazione immunomagnetica delle CECs e prelievo di parete arteriosa. RISULTATI: In modo consecutivo abbiamo arruolato 33 pazienti (75.8% maschi) con età media di 71 aa (range 34-91aa), affetti da arteriopatia ostruttiva cronica periferica al IV stadio di L-F nel 84.8%, da cardiopatia ischemica cronica nel 60.6%, da ipertensione arteriosa nel 72.7% e da diabete mellito di II tipo nel 66.6%. Il valore medio di CECs/ml è risultato significativamente più elevato (p= 0.001) nei soggetti affetti da IC (CECs/ml =531.24 range 107- 3330) rispetto ai casi controllo (CECs/ml = 125.8 range 19-346 ). Le CECs/ml nei pazienti diabetici sono maggiori rispetto alle CECs/ml nei pazienti non diabetici ( 726.7 /ml vs 325.5/ml ), p< 0.05 I pazienti diabetici hanno presentato maggior incidenza di lesioni arteriose complesse rispetto ai non diabetici (66% vs 47%) e minor densità capillare (65% vs 87%). Conclusioni : Le CECs sono un marker sierologico attendibile di danno vascolare parietale, la loro quantità è maggiore nei pazienti diabetici e ipertesi. La minor capacità angiogenetica della parete arteriosa in presenza di maggior calcificazioni ed infiltrato infiammatorio nei diabetici, dimostra un danno istopatologico di parete maggiore .OBJECTIVE: To quantify the number of circulating endothelial mature cells (EMC) in patients with critical limb ischemia (CI), and if correlations exit with risk factors, clinical stage and the number of cEMC. Evaluate the vascular structure changes (calcification and inflammatory infiltrate) and angiogenesis (number of capillary/arterial slice) of arterial wall. METHODS: Between 2006, may, and 2008, april, we’ve enrolled in a prospective study patients with CI scheduled for surgery. Demographic data, risk factors, clinical stage according to Leriche-Fontaine, type of surgery have been collected and stored in a database. For every patient 2 ml of blood have been sampled for immunomagnetic quantification of cEMC, so as a sample of the arterial wall. RESULTS: Thirtythree patients (25 males, 75,8%), aged 34-91, average 71years old, with CI underwent surgical revascularization have been enrolled. Twentyeight patients (84.8%) had a IV stage PAOD, chronic heart ischemia (60.6%), hypertension (72.7%) and diabetes mellitus type II (66.6%). The average concentration of cEMC/ml is significant higher (p=0.001) in patients with CI (cEMC=531.24, range 107-3330) than in control cases (cEMC =125.8, range 19-346). Also patients with diabetes type II have a higher concentration of cEMC than the non-diabetic patients (726.7/mm vs 325.5/ml vs.), with a p<0.05. Arterial wall of pts. with diabetes , compared with control group, revealed a higher incidence of complex arterial lesions (66% vs. 47%) and a lower capillary density (65% vs. 87%). CONCLUSION: cEMC are a reliable marker of vascular wall damage. Their concentration is higher in patients with diabetes, hypertensive disease. In patients with diabetes type 2 we’ve found a minor angiogenic capability with more calcifications and inflammatory infiltrate, showing a more serious damag

    Progetto e sviluppo di un'architettura Wireless Mesh Network basata su standard IEEE 802.11s

    Get PDF
    In questa tesi è stata sviluppata un'architettura software per l'implementazione di una Wireless Mesh Network basata sul più recente draft a disposizione dello standard IEEE 802.11s. Il sistema si presenta come una interfaccia logica del livello MAC IEEE 802.11 implementata in un software user space. In particolare è stato realizzato un framework di base per il supporto di più moduli funzioanli ed alcune funzionalità sono state sviluppate nel dettaglio. I moduli principali del programma si occupano della creazione e gestione automatica della topologia di rete e dell'implementazione del protocollo di routing HWMP completamente a livello 2. In particolare è stato sviluppata la parte dei routing preventiva per la formazione di un albero di inoltro verso il Portal della rete; sono state aggiunte delle procedure di ottimizzazione e mantenimento dell'albero e alcuni meccanismi ulteriori per permettere il recupero della connettività nel caso di caduta di un nodo. Inoltre è stato realizzato un testbed per verificare le funzionalità del framework

    The first ultra-high resolution Digital Terrain Model of the shallow-water sector around Lipari Island (Aeolian Islands, Italy)

    Get PDF
    Very high resolution bathymetric map obtained through multibeam echosounders data are crucial to generate accurate Digital Terrain Models from which the morphological setting of active volcanic areas can be analyzed in detail. Here we show and discuss the main results from the first multibeam bathymetric survey performed in shallow-waters around the island of Lipari, the largest and the most densely populated of the Aeolian Islands (southern Italy). Data have been collected in the depth range of 0.1-150 m and complete the already existent high-resolution multibeam bathymetry realized between 100 and 1300 m water depth. The new ultrahigh resolution bathymetric maps at 0.1-0.5 m provide new insights on the shallow seafloor of Lipari, allowing to detail a large spectrum of volcanic, erosive-depositional and anthropic features. Moreover, the presented data allow outlining the recent morphological evolution of the shallow coastal sector of this active volcanic island, indicating the presence of potential geo-hazard factors in shallow waters

    Testing Run-time Evolving Systems

    Get PDF
    This document summarizes the results of the Working Group 4 - ``Testing\u27\u27 - at the Dagstuhl Seminar 09201 ``Self-Healing and Self-Adaptive Systems\u27\u27 (organized by A. Andrzejak, K. Geihs, O. Shehory and J. Wilkes). The seminar was held from May 10th 2009 to May 15th 2009 in Schloss Dagstuhl~--~Leibniz Center for Informatics

    10111 Abstracts Collection -- Practical Software Testing : Tool Automation and Human Factors

    Get PDF
    From March 14, 2010 to March 19, 2010, the Dagstuhl Seminar 10111 ``Practical Software Testing : Tool Automation and Human Factors\u27\u27 was held in Schloss Dagstuhl~--~Leibniz Center for Informatics. During the seminar, several participants presented their current research, and ongoing work and open problems were discussed. Abstracts of the presentations given during the seminar as well as abstracts of seminar results and ideas are put together in this paper. The first section describes the seminar topics and goals in general. Links to extended abstracts or full papers are provided, if available

    Nanocomposite field effect transistors based on zinc oxide/polymer blends

    Get PDF
    The authors have examined the field effect behavior of nanocomposite field effect transistors containing ZnO (zinc oxide) tetrapods or nanocrystals dispersed in a polymer matrix of poly[2-methoxy,5-(2-ethylhexyloxy)-1,4- phenylenevinylene] (MEH-PPV). The electrical characteristics of ZnO tetrapods/MEH-PPV composite devices exhibit an increase in hole mobility up to three orders of magnitude higher than the polymer MEH-PPV device. © 2007 American Institute of Physics.published_or_final_versio

    Acquisizione magnetica marina dell\u27alto strutturale del Mt. Vercelli (Mar Tirreno Centrale) e del golfo di Napoli: descrizione dei rilievi e primi risultati

    Get PDF
    Durante la Campagna Oceanografica Ver2010, effettuata nel mese di maggio 2010, sono stati acquisiti due set di dati geomagnetici marini in alta risoluzione relativi alle aree del Mt. Vercelli (Mar Tirreno Centrale) e del Golfo di Napoli. Tale attività di misura è stata resa possibile grazie alla collaborazione tecnica scientifica tra l’Unità di Progetto “Geofisica e Tecnologie Marine” dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Istituto Idrografico della Marina (IIM). La proficua collaborazione è sancita dall’accordo di cooperazione “Co.Na.Ge.M” (Coordinamento Nazionale per la Geofisica Marina). Nello specifico, i due rilievi sono stati svolti mediante l’impiego della Nave Idro-oceanografica “Aretusa”, unità navale dell’Istituto Idrografico della Marina con scafo a catamarano in vetroresina e, pertanto, particolarmente adatta a rilievi di tipo geomagnetico. L’attività di acquisizione geofisica del Monte Vercelli rientra nel Progetto TySec – Prin 2007 che coinvolge l’Università degli Studi di Genova, l’Università Politecnica delle Marche e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’obiettivo del progetto è quello di valutare le relazioni tra le caratteristiche morfologiche e idrodinamiche dell’area del seamount e l’ecosistema ad esso correlato. In questo lavoro proponiamo i risultati preliminari del survey geomagnetico e batimetrico della struttura sommersa del Vercelli
    corecore