527 research outputs found
Notes about the spiders (Arachnida, Araneae) in the coastal area of the south-oriental part of Menorca (Balearic Islands)
Abstract not availabl
Appunti sui Ragni (Arachnida, Araneae) della costa orientale di Eivissa (Ibiza), con la descrizione di una nuova specie: Cyclosa groppalii Pesarini (Araneidae)
Abstract not availabl
(Ir)reparability Begins in the Body: Towards a Museum of Disrepair
This chapter is based on a workshop we conducted with PhD candidatesattending the Summer SchoolRestitution, Reparations, Reparation–Toward aNew Global Society?held at Villa Vigoni, Italy. It offers reflections on the situatedand embodied experience of talking, thinking, and conceptualising repair andheritage.Starting from the work of the French-Algerian artist Kader Attia, we en-visaged the possibility of a“Museum of Disrepair”and invited PhD students toanalyse the impacts of such a potential site. Attia’s idea of“irreparability”was atthe centre of our investigation, and we thought about the notion of“repair”inrelation to the racialised body, wounded by histories of colonialism and white-ness. As the analysis shows, repairing damages does not mean to erase the physi-cal evidence of the injury, hoping for the disappearance of the violence. Rather, itis essential to acknowledge pain and damage, and to link the injury with its visi-ble scarification. Restitution, as we argue, is only an element of a wider discourseon reconciliation, decolonisation, and infrastructural changes to Europe’s narra-tive of world.European Research Council (ERC
Onycholyda kervillei (Konow), genere e specie nuovi per la fauna italiana (Hymenoptera Symphyta Pamphiliidae)
The first datum on Onycholyda kervillei (Konow) from Italy, which extends to South the distribution range of the species, is reported. A key to the italian genera of the family Pamphiliidae is given.Onycholyda kervillei (Konow) viene segnalata per la prima volta in Italia. Il dato estende a Sud l'areale di distribuzione conosciuto della specie. Viene inoltre fornita una chiave per l'identificazione dei generi italiani di Pamphiliidae
Simulador de pulso para testes de proteses valvares cardiacas
Orientador: Gregorio BussyguinContem 17 fots. coladasDissertação (mestrado) - Universidade Federal do Parana, Setor de Ciencias da Saud
Simulador de fadiga para teste de próteses valvulares cardíacas
Resumo: Foi construído um simulador de fadiga para próteses valvulares cardíaca, com osrecursos próprios do Laboratório de Máquinas Térmicas da Universidade Federal doParaná e materiais disponíveis no comércio local.Foi possível realizar ensaios com velocidades de até 2.540 ciclos por minuto.Com auxílio da estroboscopia é possível verificar o fechamento e a abertura totais,bem como as posições intermediárias.Foram obtidas, em escala, as curvas de pressão x tempo transprotéticas, obteve-setambém fotografias e filmagens em vídeo das próteses nas posições aberta,intermediárias e fechada, bem como suas nuances frente às alterações de fluxo epressão.Foi possível detectar, com a máquina em funcionamento, a ocorrência de problemasde fadiga nas referidas próteses após 42 milhões de ciclos.Os resultados obtidos foram compatíveis com as normas preconizadas e osresultados encontrados na literatura
MODULAZIONE DELLA RISPOSTA INFIAMMATORIA NELLA PREVENZIONE DELLA RESTENOSI POST STENT CORONARICO: IL TRIAL CLINICO MULTICENTRICO RANDOMIZZATO \u201cCEREA-DES\u201d
Obiettivo: \ue8 conosciuto che l\u2019aterosclerosi coronarica e la restenosi intra-stent sono processi in gran parte regolari da meccanismi infiammatori sistemici. Questo studio ha arruolato pazienti con coronarosclerosi significativa trattabile con angioplastica coronarica ed impianto di stent. Lo scopo dello studio \ue8 la comparazione dei risultati clinici ottenuti in un gruppo di controllo trattato con impianto di stent metallici (BMS) con due gruppi in trattamento: impianto di BMS e terapia orale con prednisone o impianto di stent a rilascio di farmaco (DES), in presenza di terapia medica ottimale per tutti i gruppi. In un sottogruppo di pazienti si \ue8 indagato il rilascio di interleuchina-6 (IL-6), tumor necrosis factor-a (TNF-a) e l\u2019attivazione di NF-kB in monociti circolanti. Si \ue8 anche studiata una possibile relazione tra il pattern di attivazione monocitaria e la crescita neointimale che segue l\u2019impianto di uno stent metallico.
Metodi: in 5 centri ospedalieri italiani di alta specializzazione sono stati arruolati 375 pazienti non diabetici con patologia coronarica, senza controindicazioni ad eseguire doppia terapia antiaggregante o terapia corticosteroidea, nel contesto di uno studio clinico randomizzato, controllato ed indipendente, condotto tra il 2007 ed il 2009. I pazienti sono stati allocati in tre gruppi da 125 soggetti ciascuno: BMS (gruppo di controllo), BMS e trattamento orale con alte dosi di prednisone a scalare per 40 giorni (gruppo BMS+prednisone) oppure stent medicato (gruppo DES). L\u2019end-point primario era rappresentato dalla sopravvivenza libera da morte cardiovascolare, infarto miocardico, e ricorrenza di ischemia con necessit\ue0 di nuova rivascolarizzazione sul vaso responsabile ad un anno di follow-up. Gli eventi clinici sono stati assegnati da un comitato indipendente preposto all\u2019incarico. Inoltre, 40 pazienti sono entrati a far parte del sottostudio volto ad esaminare il pattern di attivazione monocitaria (20 pazienti dal gruppo BMS e 20 pazienti da gruppo BMS+Prednisone). In questo gruppo \ue8 stato dosato il rilascio di IL-6, TNF-a e l\u2019attivazione di NF-kB da monociti periferici non stimolati e stimolati con LPS o PMA, al basale e dopo 10 e 30 giorni dalla procedura. Il Late Lumen Loss (LLL) al controllo angiografico (in media 9 mesi dalla procedura indice) \ue8 stato calcolato attraverso l\u2019analisi coronarica quantitativa (QCA).
Risultati: \ue8 stato raccolto il follow-up a 12 mesi per tutti i pazienti arruolati. I pazienti del gruppo di controllo (BMS) hanno mostrato una sopravvivenza libera da eventi cardiaci minore rispetto a quella dei pazienti trattati con DES o BMS+Prednisone. L\u2019end-point primario era dell\u201980.8% nel gruppo BMS, dell\u201988.0% nel gruppo BMS+Prednisone e dell\u201988.8% nel gruppo DES (rispettivamente p=0.04 e p=0.006 rispetto ai controlli). I benefici della terapia steroidea apparivano concentrati in quei pazienti con infiammazione attivata, in cui si riscontrava quindi una proteina C reattiva ad alta sensibilit\ue0 (hs-PCR) elevata. La terapia con prednisone utilizzata nello studio si \ue8 dimostrata ben tollerabile, essendo gli effetti collaterali riscontrati in genere di lieve entit\ue0 e reversibili (soprattutto edemi e ritenzione idrica). Le concentrazioni plasmatiche di prednisone correlavano inversamente con il rilascio monocitario di IL-e TNF-a (rispettivamente R2 = 0.45,p = 0.04 and R2 = 0.69, p = 0.005) e con l\u2019attivazione di NF-kB (R2 = 0.58, p = 0.01). La riduzione del rilascio di TNF-a e l\u2019attivazione di NF-kB risultavano significativamente correlate (R2 = 0.56, p = 0.01). I pazienti in terapia con prednisone mostravano una riduzione del rilascio di citochine proinfiammatorie e dell\u2019attivazione di TNF-a a 10 e 30 giorni significativamente maggiori rispetto ai soggetti non trattati. I valori di LLL al follow-up angiografico risultavano significativamente minori nel gruppo prednisone (0.44\ub10.35mm vs 0.80\ub10.53mm, p = 0.02) e correlavano con la riduzione del rilascio di TNF-a (R2 = 0.41,p = 0.01).
Conclusioni: Il trattamento con DES o BMS+Prednisone, rispetto all\u2019impianto del solo BMS, si accompagna ad una maggiore sopravvivenza libera da eventi cardiaci ad un anno dalla procedura. Si confermano precedenti esperienze di ricerca che indicano i pazienti con infiammazione attivata (elevata hs-PCR) come coloro che maggiormente possono beneficiare della terapia steroidea. La terapia steoidea a dosaggio immunosoppressivo, somministrata per via orale in un limitato periodo di tempo (40 giorni) \ue8 efficace nel ridurre l\u2019attivazione monocitaria mediata dalla via del fattore trascrizionale NF-kB ed il conseguente rilascio di citochine pro-infiammatorie in pazienti trattati con stenting coronarico. La riduzione del rilascio di TNF-a correla con la riduzione di LLL al follow-up angiografico, confermando cos\uec il razionele del potenziale beneficio della terapia con prednisone nella prevenzione della restenosi intra-stent.Objective: it is known that coronary atherosclerosis and in-stent restenosis are largely ruled by inflammatory mechanisms. This study enrolled patients with coronary artery disease amenable to percutaneous coronary interventions and stent implantation. Its aim was to compare the clinical outcome obtained in a control group of patients treated with bare metal stent (BMS) versus other two study groups: BMS plus oral prednisone or drug eluting stents (DES), all assuming similar optimal adjunctive medical treatment. In a subgroup of patients the release of interleukin-6 (IL-6), tumour necrosis factor (TNF-a) and NF-kB activation in circulating monocytes were studied and also related with the neointimal growth that follows bare metal stent (BMS) implantation.
Methods: five tertiary Italian hospitals enrolled 375 non-diabetic patients with coronary artery disease and no contraindications to dual anti-platelet treatment or corticosteroid therapy in a randomized, controlled, independent study performed between 2007 and 2009. Patients were allocated into three study groups of 125 patients each: BMS (controlgroup), BMS followed by a 40-day prednisone treatment (BMS and prednisone group) or DES (DES group). Primary endpoint was the event-free survival of cardiovascular death, myocardial infarction and recurrence of ischemia needing repeated target vessel revascularization at one year as adjudicated by an independent clinical events committee. Moreover, 40 patients (20 from the control group and 20 from the Prednisone group) entered the monocyte activation sub-study. The release of IL-6, TNF-a and NF-kB p50 subunit translocation at baseline, at 10 and 30 days were evaluated from peripheral non-stimulated and stimulated (LPS and PMA) monocytes. Late luminal loss (LLL) 9 months after angioplasty was calculated by quantitative coronary angiography.
Results: one-year follow-up was obtained in all patients. Patients receiving BMS alone as compared to those treated with prednisone or DES had lower event-free survival; the primary endpoint was 80.8% in controls compared to 88.0% in the BMS and prednisone and 88.8% in the DES groups respectively (p=0.04 and p=0.006). The benefits of the steroids appear to be restricted to patients with an activated inflammation, identified by an elevated hs-PCR. Prednisone therapy resulted well tolerated and generally associated with mild and reversible side effects. Plasma concentrations of prednisone correlated inversely with IL-6 and TNF-a release (R2 = 0.45,p = 0.04 and R2 = 0.69, p = 0.005, respectively) and NF-kB activation from monocytes (R2 = 0.58, p = 0.01). The reduction of TNF-a release and NF-kB activation were significantly related (R2 = 0.56, p = 0.01). Prednisone patients showed a significantly larger reduction of cytokine release and NF-kB activation compared to non-treated patients, at 10 days and 30 days. LLL was lower in the prednisone group (0.44\ub10.35mm versus 0.80\ub10.53mm, p = 0.02) and correlated with reduction of TNF-a (R2 = 0.41,p = 0.01).
Conclusions: as compared with BMS alone, prednisone treatment after BMS or DES implantation result in a better event-free survival at one year. Previous observations on the benefits of the steriods in patients with active inflammation (elevated hs-PCR) are confirmed. High doses of oral prednisone reduce NF-kB pathway activation and pro-inflammatory cytokine release in circulating activated monocytes of patients treated with coronary stenting. TNF-a release reduction correlates with decreased LLL, confirming a potential benefit of steroid therapy in preventing in-stent restenosis
Findings of spiders in vineyards of Northern Italy
The research regarded the specific composition of spider fauna collected in vineyardsof two areas of Northern Italy (territory of Ghemme in Novara provinceand vineyards in Brescia province) using pitfall-traps in the course of two vegetativeseasons (1993 and 1994). Specimens of 73 species were collected, somepresent in both areas, some in one only. That is nearly the 5% of the species recordedfrom Italy in the Checklist of the Italian fauna species, witnessing a goodpresence of spiders, important natural predators.Lo studio ha riguardato la composizione specifica della fauna araneologicaraccolta in vigneti di due aree dell'Italia settentrionale (territorio diGhemme, in provincia di Novara e zone viticole in provincia di Brescia), mediantetrappole a caduta, durante due stagioni vegetative (1993-1994). L'indagineha evidenziato Ja presenza di 73 specie, alcune delle quali presenti in entrambele aree, altre in una sola. Cio costituisce il 5% circa delle specie segnalate per 1'1-talia nella "Checklist delle specie dell a fauna i taliana" ed e in line a con ricercheanaloghe, testimoniando un buon popolamento di ragni, importantipredatori naturali
Recommended from our members
Introduction: Black Italia and the Insurgent Politics of Knowledge Production
The field of Black Italian studies encompasses a wide array of subfields, methodological approaches, and intellectuals. In this introduction, we advance a provisional definition, conceived not as a definitive or rigidly prescriptive formulation but rather as an opening intervention intended to stimulate further theoretical elaboration and critical engagement with this evolving field. Using an intentionally broad and porous definition that does not seek to impose labels, we understand Black Italia as an interdisciplinary field of study characterized by a set of intellectual, political, and artistic practices and approaches that broadly aim at (re)centering and excavating the Black presence in the Italian and Italian speaking contexts. This presence encompasses African, Afrodescendant and Afrodiasporic histories, experiences, and cultural and artistic productions that, despite their existence, have been historically overlooked and marginalized. 
- …
