257 research outputs found
Pasos prácticos para mercadear la certificación turística
Esta guía forma parte de una serie de manuales prácticos de ¿instrucciones¿ sobre la certificación en turismo sostenible. Estos manuales se fundamentan en la investigación y los informes efectuados por el Center on Ecotourism and Sustainable Development (CESD) y The International Ecotourism Society (TIES), como parte de un proyecto de certificación dirigido por la Rainforest Alliance (Alianza para Bosques) y financiado por el BID/FOMIN.Turismo, Arte y cultura, Tourism
Impressive long-term response with pertuzumab and trastuzumab in HER2-positive breast cancer with brain metastasis
This is a case report of a 40-year-old woman who, after conservative breast cancer treatment, developed a HER2 positive solitary brain metastasis in the left temporal lobe, without extracranial disease. She underwent surgery resection followed by stereotactic radiotherapy and, because of early brain progression, she was submitted to the first line therapy with pertuzumab, trastuzumab and weekly paclitaxel. After six months of treatment, a brain magnetic resonance imaging revealed a complete disappearance of brain recurrence, which persisted for more than 24 months
Maintenance bevacizumab beyond first-line paclitaxel plus bevacizumab in patients with Her2-negative hormone receptor-positive metastatic breast cancer. Efficacy in combination with hormonal therapy
Background: Data on efficacy of bevacizumab (B) beyond first-line taxane -including regimen (BT) as first-line treatment are lacking. Although preclinical results that anti-angiogenic agents combined with hormonal therapy (HT) could be active, no clinical data exist about combination of maintenance Bevacizumab (mBev) with HT.Methods: Thirty-five patients who experienced a response after first-line BT, were given mBev at the dose of 15 mg/kg every 3 weeks. Among 30 pts with hormonal receptor-positive metastatic breast cancer (MBC), 20 (66.6%) received HT with mBev (mHTBev). Objective of the study was the outcome and safety of mBev and in two groups of patients receiving HT or not.Results: Complete response and partial response was achieved/maintained in 4 (11.4%) and 13 (37.1%) patients, respectively (overall response rate: 48.5%). Clinical benefit was obtained on 23 patients (65.7%). Median of mBev PFS and clinical benefit were 6.8 months (95% CI: 0.8-12.7) and 17.1 months (95% CI :12.2-21.9), respectively. Median PFS of patients who received mHTBev was longer than mBev without HT (13 months and 4.1 months, respectively, p = 0.05). The most common severe toxicities were proteinuria (11.4%) and hypertension (8.5%). No additional toxicity was observed with HTBev.Conclusion: Maintenance bevacizumab with or without anti-hormonal therapy in patients with hormone receptor positive breast cancer is tolerable and associated with long-term clinical outcome; these results encourage the strategy of prolonging bevacizumab until progression in combination with anti-hormonal agents
Financiamiento de programas de certificación
Esta guía forma parte de una serie de manuales sobre la certificación en turismo sostenible. Se fundamenta en un estudio que analizó la sostenibilidad financiera de 40 programas de certificación del turismo y de otras industrias ¿verdes¿ en todo el mundo y examinó las prioridades e intereses de 14 organizaciones de financiamiento. Estos manuales se basan en estudios llevados a cabo por el Center on Ecotourism and Sustainable Development (CESD) y The International Ecotourism Society (TIES), en colaboración con Rainforest Alliance (Alianza para Bosques) y el BID/FOMIN.Turismo, Arte y cultura, Tourism
La conversione del patrimonio immobiliare terziario in housing sociale. Fattibilità tecnica, prestazionale ed economica degli interventi nella città di Napoli
Attualmente nel nostro paese il patrimonio di edifici per uffici è sottoposto a un crescente trend di sottoutilizzazione, con un mercato immobiliare che manifesta segnali di crisi per la contrazione delle attività terziarie in relazione alla diminuzione della domanda e alla richiesta di riduzione dei costi di esercizio da parte degli operatori. La conversione dell’edilizia per uffici è individuata come una strategia di processo e di progetto atta a fornire risposte adeguate alla valorizzazione di quegli edifici invenduti o non occupati ma non ancora soggetti a irreversibili processi di degrado che progressivamente potrebbero vedere decadere il loro valore immobiliare e d’uso. Una possibile valorizzazione di tale patrimonio può essere individuata nella re-immissione sul mercato immobiliare di parte del patrimonio ancora in buono stato. Fra i possibili cambi di destinazione d’uso può essere individuata una destinazione residenziale, che potrebbe soddisfare parte della elevata domanda inevasa di social housing, evidenziando altresì efficaci potenzialità di implementazione della vivibilità urbana e di rientro economico per i promotori finanziari. L’opportunità di coniugare le mutate esigenze tecnologiche, ambientali e sociali del mercato residenziale, consente di sfruttare la contrazione della domanda di edifici per uffici per rispondere alla domanda crescente di alloggi economici.
Gli edifici per uffici presentano caratteristiche favorevoli per un cambio di destinazione d’uso residenziale in caso di localizzazione in aree a margine della città consolidata, con buoni livelli di infrastrutturazione per quanto riguarda i trasporti e i servizi, un buono stato di conservazione della struttura urbana e un costo di acquisto degli immobili non elevato. Gli edifici per uffici possono presentare interessanti potenzialità di trasformazione in abitazioni di edilizia sociale orientata alla organizzazione di alloggi non standardizzati, flessibili e indirizzati a nuove categorie di utenza che, come è noto, si presentano molto articolate nel mix sociale, nel numero di componenti del nucleo familiare, nei tempi di utilizzo. Analogamente a quanto avviene per altri edifici del terziario (si pensi ad edifici produttivi dismessi), ma con costi di retrofit decisamente più accessibili, la domanda potrebbe essere riaggregata e indirizzata verso usi residenziali. La correlazione fra le politiche per il social housing e quelle sul pacchetto “clima-energia” deriva dall’impegno strategico e normativo della UE in campo internazionale e nelle negoziazioni Onu sul clima per la riduzione delle emissioni di CO2. Gli indirizzi della UE per l’housing sono peraltro orientati alla riduzione del consumo di suolo, del fabbisogno energetico, degli sprechi materiali ed energetici, con significative implicazioni sul miglioramento delle condizioni di comfort.
Nella maggioranza dei casi, il processo di trasformazione degli edifici per uffici richiede di fare riferimento ad azioni retrofit tecnologico ed energetico, prevalendo, nella conversione, azioni di miglioramento, adeguamento funzionale e prestazionale commisurate a nuovi modi di utilizzo di spazi interni ed esterni nati con altre finalità rispetto a quelle residenziali. Si tratta di processi di riqualificazione complessi, che richiedono interventi attuati prevalentemente con tecnologie e modalità innovative, pur attestate su concept trasformativi low-tech e low-cost, in modo da rientrare negli standard economici del mercato immobiliare del social housing.
La ricerca è stata inquadrata all’interno di un più ampio lavoro focalizzato sui processi di riqualificazione urbana attuati con interventi di retrofit tecnologico e ambientale, attenti ai temi dell’innovazione di processo e di progetto, dell’efficienza energetica, della qualità ambientale, dell’inclusione sociale, della identità urbana. L’avvio della ricerca ha riguardato l’approfondimento di ambiti di interesse comune fra soggetti portatori di interesse (fra cui gli Enti locali e l’ACEN), ma anche l’analisi di interventi di retrofit tecnologico ed ambientale per la conversione residenziale di edifici per uffici (progetti, linee guida, protocolli) individuabili come best practice di riferimento. Sono stati presi in considerazione esempi internazionali (Olanda, Regno Unito, Australia) e nazionali (Torino, Milano), dai quali sono stati desunti gli elementi di fattibilità finanziaria e amministrativa, oltre che progettuale, connessi ad interventi di natura complessa.
Nello sviluppo della ricerca l’approfondimento degli aspetti di tipo processuale è stato rivolto sia alle misure di mitigazione e adattamento al rischio climatico, consumo di suolo, innovazione tecnologica per l’uso razionale delle risorse, sia alla fattibilità economica e alle possibilità di intervento pubblico-privato derivate dall’analisi del rapporto tra domanda e offerta di alloggi, dalla crisi del mercato immobiliare degli edifici per il terziario, dalle loro potenzialità di conversione
Efficacy and safety of T-DM1 in the 'common-practice' of HER2+ advanced breast cancer setting: a multicenter study
Ado-trastuzumab emtansine (T-DM1) is an antibody-drug conjugate approved for the treatment of patients with human epidermal growth factor receptor 2 (HER2)-positive, metastatic breast cancer (mBC). The aim of this 'field-practice' study was to investigate the efficacy and safety of T-DM1, focusing on treatment line, previous lapatinib treatment and patterns of metastasis. Three hundred and three patients with HER2-positive mBC who received T-DM1 were identified by reviewing the medical records of 24 Italian Institutions. One hundred fourty-nine (49%) and 264 (87%) had received prior hormonal treatment and/or anti-HER2 targeted therapy, respectively. Particularly, 149 patients had been previously treated with lapatinib. The objective response rate (ORR) was 36.2%, and 44.5% when T-DM1 was administrated as second-line therapy. Considering only patients with liver metastases, the ORR was 44.4%. The median progression-free survival (PFS) was 7.0 months in the overall population, but it reached 9.0 and 12.0 months when TDM-1 was administered as second- and third-line treatment, respectively.In conclusion, in this 'real-word' study evaluating the effects of T-DM1 in patients with HER2-positive mBC who progressed on prior anti-HER2 therapies, we observed a clinically-relevant benefit in those who had received T-DM1 in early metastatic treatment-line and in subjects previously treated with lapatini
A reduced-order computational homogenization framework for locally resonant metamaterial structures
A computational homogenization framework is presented to study the dynamics of locally resonant acoustic metamaterial structures. Modelling the resonant units at the microscale as representative volume elements and building on well-established scale transition relations, the framework brings as a main novelty a reduced-order macroscopic homogenized continuum whose governing equations involve no additional variables to describe the microscale dynamics unlike micromorphic homogenized continua obtained by alternative computational homogenization approaches. This model-order reduction is obtained by formulating the governing equations of the micro- and macroscale problems in the frequency domain, introducing a finite-element discretization of the two problems and performing an exact dynamic condensation of all the degrees of freedom at the microscale. An appropriate inverse Fourier transform approach is implemented on the frequency-domain equations to capture transient dynamics as well; notably, the implementation involves the Exponential Window Method, here applied for the first time to calculate the time-domain response of undamped locally resonant acoustic metamaterial structures. The framework may handle arbitrary geometries of micro- and macro-structures, any transient excitations and any boundary conditions on the macroscopic domain.</p
Pancreaticojejuno Anastomosis after Pancreaticoduodenectomy: Brief Pathophysiological Considerations for a Rational Surgical Choice
Introduction. The best pancreatic anastomosis technique after pancreaticoduodenectomy (PD) is still debated. Pancreatic fistula (PF) is the most important complication but is also related to postoperative bleedings and pancreatic remnant involution. We support pancreaticojejuno anastomosis (PJ) advantages describing our technique with brief technical considerations. Materials and Methods. 89 consecutive patients underwent PD with suprapyloric gastric resection and double loop reconstruction. Pancreaticojejunal end-to-end anastomosis was done by simple invagination with a single layer of interrupted pledget-supported Ticron stitches. Results. Pancreatic fistula occurred in seven patients (7.8%): six cases of grade A fistula resolved spontaneously, and in only one case of grade B fistula percutaneous drainage was necessary. Postoperative hemorrhage occurred in only two (2.2%) of 89 patients. Conclusion. Pancreaticojejunostomy with minor changes in anastomotic techniques can contribute to improvement of the outcome of Roux-en-Y reconstruction regarding PF and other related complications. The particular reconstruction reported seems also to preserve the pancreatic exocrine function
Clinical utility of continuing trastuzumab beyond brain progression in HER-2 positive metastatic breast cancer
No abstract availabl
- …
