16 research outputs found

    Health needs and perception of health care quality among Asylum Seekers and Refugees in an Italian local health authority: A qualitative study

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    BackgroundMigrants, Asylum Seekers and Refugees (ASRs) represent a vulnerable diversified population with increased risks of developing health problems, and in the hosting countries several barriers often hamper their access to the health services. Gathering information about ASRs’ experiences and perceptions of host country health care systems may contribute to improve the quality of health care provided. The aim of this study was to explore the health needs in their bio-psycho-social meaning, and the quality of health care as perceived from the ASRs’ perspective.MethodsThe qualitative descriptive study was conducted as part of the Project “G-START – testing a governance model of receiving and taking care of the Asylum Seekers and Refugees.” Through purposeful and snowball sampling, four Focus Groups conducted in English, Italian and French were carried out between July and August 2019, involving 50 ASRs hosted by four reception centers located on the territory pertaining to an Italian Local Health Authority covering a general population of 500.000 people. The analysis of data was categorical, and was performed using N-Vivo software.ResultsThe macro-categories emerged were the ASRs’ bio-psycho-social health needs, including mental health, sexual and reproductive health, food and nutrition, knowledge of the health care system, need for inclusion; healthcare services access, including barriers before and after the access and the ability of the local health system to respond to existing and evolving demands; strengths of the healthcare and reception systems, and suggestions for improving them in the future.Discussion and conclusionsASRs present vulnerabilities and specific health needs, and the health care system is not always able to guarantee access or to respond to these needs. Several obstacles have been highlighted, such as linguistic barriers and lack of cultural mediation, bureaucratic and administrative barriers, lack of knowledge of the Italian health care system. An effective reorganization of services driven by a more detailed output analysis of the target population needs, together with the use of cultural mediation, peer to peer education and support, and the training of health professionals are recommended to ensure a more accessible, equitable and effective health care system at local level

    Coetzee and Costello: What is an author

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    L’articolo indaga la relazione esistente tra la voce dello scrittore J.M.Coetzee e il personaggio-alter ego Elizabeth Costello, protagonista dell’eponimo romanzo del 2003. Costello è un’anziana romanziera australiana che svolge, in giro per il mondo, una serie di conferenze su temi che collegano letteratura ed etica, sollevando problemi che spesso mettono in discussione se stessa, le sue idee e la sua identità di autore. Non è la prima volta che Coetzee impiega uno scrittore come protagonista di un suo romanzo, utilizzandolo come medium di riflessioni metanarrative – lo fa, ad esempio, ri-creando Defoe in Foe e Dostoevskij in The Master of Petersburg – ma in Elizabeth Costello più che altrove la proiezione dell’autore nel personaggio sembra esprimere punti di vista intimamente condivisi. L’articolo discute in particolare il valore della nozione di silenzio nella riscrittura della Lettera di Lord Chandos nell’epilogo del romanzo

    Vagrants and Angels of Death in Two Contemporary South African Novels

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    L’articolo mette a confronto due figure di “Angeli della morte” in due romanzi sudafricani, scritti da J.M.Coetzee e da Zakes Mda, sulla base di suggestioni derivate da Walter Benjamin

    L'estraneità perduta. Rileggendo "Le tre ghinee" di Virginia Woolf alla luce della guerra in Iraq.

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    L’articolo propone una rilettura del saggio di V.Woolf, Le tre ghinee, scritto alla vigilia della seconda guerra a sostegno della causa pacifista, alla luce del dibattito intorno alle ragioni del pacifismo suscitato dallo scoppio della guerra in Iraq. Nell’argomentazione di Woolf l’istanza pacifista è strettamente collegata al ruolo delle donne nell’educazione delle nuove generazioni e pertanto il saggio diventa una perorazione appassionata della necessità di estendere alle donne l’accesso all’istruzione superiore e consentire loro un ruolo attivo nel coltivare una cultura della pace. A distanza di sessanta anni dalla pubblicazione di quel saggio se ne rileva la scottante attualità

    Double Negative and TJ

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    Bad Daughters and Unmotherly Mothers: The New Family Plot in the Contemporary English Novel

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    Il volume offre uno studio sistematico dello sviluppo del tema madre\figlia nelle principali letterature europee, Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Italia, Irlanda, Spagna nella seconda metà del Ventesimo secolo. La ricerca, stimolata dalla rivalutazione negli anni settanta del legame madre\figlia da parte della teoria femminista (Rich, Irigaray, Chodorow, Kristeva), esplora il versante letterario di quella che è stata definita da Adrienne Rich "the great unwritten story" nella letteratura occidentale. Ripensare a se stesse attraverso la madre divenne quasi un imperativo del movimento delle donne nei paesi occidentali, un bisogno diffuso che si manifestò nelle frequenti narrazioni delle "origini" apparse in quegli anni, nel desiderio di recupero di una genealogia femminile. Il mio capitolo verte sulla letteratura inglese e prende in considerazione un gran numero di romanzi scritti da donne negli ultimi trenta anni del secolo scorso a partire dalla produzione di Doris Lessing, ancora legata ad una rapprentazione 'matrofobica' del materno, fino a includere romanzi della fine secolo di scrittrici anglofone e opere di fantascienza. Le nuove scrittrici rivelano tratti altamente innovativi affinati dalla consapevolezza psicoanalitica e femminista. La caduta di una serie di tabù intorno alla rappresentazione del materno porta in molti casi al rovesciamento di uno stereotipo letterario come la trama edipica consentendo alle autrici di andare oltre la retorica dei sentimenti verso una maggiore libertà espressiva riscontrabile anche nella varietà di strategie narrative impiegate. Sulla base dei linguaggi e dei registri prevalenti nei romanzi ho evidenziato tre principali modelli narrativi, uno confessionale\ memoriale, uno melodrammatico e uno comico\grottesco. La prima sezione del lavoro si concentra su narrazioni autobiografiche in cui la figlia, con intento riparatore nei confronti di una madre non amata, ne ricostruisce la vita sottraendola al silenzio cui era destinata. La seconda sezione riunisce trame altamente drammatiche, a strategia narrativa multiprospettica in cui sono a confronto madri, figlie e nonne. La terza sezione analizza romanzi che registrano il racconto della figlia in uno stile comico grottesco in cui l'icona materna viene demistificata, abolendo l'aureola di sacralità che la circondava

    Sujata Bhatt, "Il colore della solitudine"

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    Il volume raccoglie 39 poesie della poetessa indo-inglese Sujata Bhatt, in traduzione italiana con testo a fronte

    "Between mimicry and mockery": straniamento e autoparodia nella letteratura della migrazione.

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    L'articolo esanima l'uso destabilizzante del linguaggio ironico e sarcastico nella letteratura della migrazione del secondo Novecento in Gran Bretagna, con esempi tratti da romanzi e poesie di scrittori di origine caraibica e indiana, Sam Selvon, Salman Rushdie, Zadie Smith, Grace Nichols ed altri

    Passaggi a ovest. Poesia femminile anglofona della migrazione

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    Antologia di testi poetici sul tema della migrazione con traduzione italiana e testo originale a fronte. Con introduzione critica a cura dell'autore
    corecore