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    Adoptive transfer of allogeneic Epstein-Barr virus (EBV)-specific cytotoxic T cells with in vitro antitumor activity boosts LMP2-specific immune response in a patient with EBV-related nasopharyngeal carcinoma

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    Background: The outcome of patients with nasopharyngeal carcinoma (NPC presenting as advanced-stage disease or failing conventional radio-chemotherapy is poor. Thus, additional forms of effective, low-toxicity treatment are warranted to improve NPC prognosis. Since NPC is almost universally associated with Epstein-Barr virus (EBV), cellular immunotherapy with EBV-specific cytotoxic T lymphocytes (CTLs) may prove a successful treatment strategy. Patient and methods: A patient with relapsed NPC, refractory to conventional treatments, received salvage adoptive immunotherapy with EBV-specific CTLs reactivated ex vivo from a human leukocyte antigen-identical sibling. EBV-specific immunity, as well as T-cell repertoire in the tumor, before and after immunotherapy, was evaluated. Results: CTL transfer was well tolerated, and a temporary stabilization of disease was obtained. Moreover, notwithstanding the short in-vivo duration of allogeneic CTLs, immunotherapy induced a marked increase of endogenous tumor-infiltrating CD8+ T lymphocytes, and a long-term increase of latent membrane protein 2-specific immunity. Conclusions: Preliminary data obtained in this patient indicate that EBV-specific CTLs are safe, may exert specific killing of NPC tumor cells in vitro, and induce antitumor effect in vivo

    Trapianto combinato di rene-pancreas: analisi della casistica di singolo centro nell'ambiente statistico R.

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    Introduzione - Il trapianto combinato di rene-pancreas (SKPT) si è progressivamente consolidato come opzione terapeutica per i pazienti diabetici affetti da insufficienza renale terminale. Pazienti e Metodi - Nel presente studio sono stati analizzati gli SKPT effettuati presso il nostro Centro (n=56) nel periodo 1986-2010. I riceventi presentavano le seguenti caratteristiche: Età: 41.03+/-7.9 anni; Femmine/Maschi: 18/38; Anni diabete: 26.76+/-8; Anni dialisi: 2.72+/-2.13; Dialisi true/false: 52/4; Sex mismatch donatore/ricevente: 22; compatibilità HLA-AB: 38; compatibilità HLA-DR: 23. La sopravvivenza di riceventi/graft è stata calcolata mediante stimatore di Kaplan-Meier (KM) e confrontata tramite log-rank test nell'ambiente statistico R. Risultati: Il tempo di ospedalizzazione è stato di 49.21+/-38.29 gg. Follow-up: 92.96+/-69.7 mesi. La sopravvivenza dei riceventi ad 1-3-5 anni è risultata dell'83.6%, del 77.1% e 73.9%, rispettivamente. La sopravvivenza funzionale del rene ad 1-3-5 anni è risultata dell'81.6%, del 71.1% e 65.9%, rispettivamente. La sopravvivenza funzionale del pancreas ai medesimi time-point è risultata del 66%, 54.3% e 44.4%, rispettivamente. Stratificando i riceventi in base al diverso regime immunosoppressivo (RI) intervenuto nel corso del 1997 (pre-FK=27; post-FK=29), è emersa una differenza di sopravvivenza ad 1-3-5 anni statisticamente significativa a favore dei pazienti trapiantati successivamente al 1997 (P=0.0039; P=0.003; P=0.0025). In particolare, la sopravvivenza a 5 anni è risultata del 95.6% per i pazienti trapiantati dopo il 1997. Analoghi riscontri sono emersi per le sopravvivenze di rene e pancreas. Conclusioni - La procedura di SKPT, associata ai più adeguati protocolli immunosoppressivi, è in grado di garantire significative aspettative di sopravvivenza per pazienti e graft

    Trapianto di rene da donatori viventi su casistica di singolo centro: confronto statistico tra donatori geneticamente correlati vs. non geneticamente correlati ai riceventi.

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    Introduzione: La carenza di donatori cadavere ha indotto il progressivo consolidamento dei programmi di trapianto di rene (KT) da donatori viventi (DV). Pazienti e Metodi: Nel presente studio sono stati valutati 135 KT eseguiti da DV nel periodo 1989-2010. Di tali KT, 111 sono stati effettuati ricorrendo a donatori viventi geneticamente correlati ai riceventi (LRD), 24 avvalendosi di donatori viventi geneticamente non correlati ai riceventi (LUD). Per il grado di compatibilità donatore/ricevente sono stati considerati il gruppo ematico ABO, il typing HLA-A/B/DR/DQ e gli HLA-mismatches (HLA-MM). La sopravvivenza dei gruppi LRD/LUD è stata calcolata mediante stimatore di Kaplan-Meier (KM) e confrontata tramite log-rank test nell'ambiente statistico R. Risultati: L’età media dei riceventi era rispettivamente di 27.1±13.3 anni (Femmine/Maschi: 34/77) nel gruppo LRD e di 50.8±8.0 anni (F/M: 5/19) nel gruppo LUD (P<0.001), mentre l’età media dei donatori era rispettivamente di 48.9±9.1 anni (F/M: 72/39) nel gruppo LRD e di 48.8±7.8 anni (F/M: 17/7) nel gruppo LUD (P<0.915). Gli HLA-MM LRD vs. LUD sono risultati di 2.2+/-1 vs. 4.2+/-1.2 (P<0.001). Le sopravvivenze attuariali di pazienti e graft sono risultate di 0.941 e 0.676, rispettivamente. Stratificando per LRD/LUD, non sono emerse differenze statisticamente significative nella sopravvivenza a 10 anni di riceventi (P=0.901) e graft (P=0.211). Le curve di KM aggiustate per sesso/età/HLA-MM non hanno evidenziato scostamenti apprezzabili rispetto alle corrispondenti curve non aggiustate. Conclusioni: Il KT da DV rappresenta una valida opzione terapeutica. Il ricorso a DV LUD non pregiudica l'aspettativa di sopravvivenza per pazienti e graft

    Esplorazione e validazione di modelli di regressione di Cox nell'ambiente statistico R orientati all’individuazione di potenziali predittori indipendenti di esito nel trapianto di doppio rene su casistica di singolo centro.

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    Introduzione - La regressione di Cox di rischio proporzionale (RCRP) ipotizza che i coefficienti del modello non dipendano dal tempo t. Tale ipotesi dovrebbe essere sistematicamente verificata prima di dichiarare la validità di un modello. Nel presente studio si è proceduto alla esplorazione/validazione di modelli di RCRP orientati all’individuazione di potenziali predittori indipendenti di esito nel trapianto di doppio rene (DKT). Pazienti e Metodi - In base al grado di completezza dei record dei donatori, sono stati arruolati nello studio 59 pazienti sottoposti a DKT presso il Centro Trapianti di Genova nel periodo 21/04/1999 – 21/09/2008. Le sopravvivenze di riceventi (RS) e graft (GS) sono state assunte come variabili di esito per i modelli di RCRP. Questi ultimi sono stati testati in modalità univariata, introducendo nelle successive esplorazioni multivariate le sole variabili con P <0.05. I modelli di RCRP sono stati analizzati/validati mediante ANOVA, calcolo dei residui (CR) ed il test di rischio proporzionale (TRP) utilizzando l’ambiente statistico R (versioni 2.8.1/2.9.0). Risultati - Le RS e GS generali sono risultate nell’ordine del 93.22% e dell’86.44%, rispettivamente. I modelli univariati per RS sono risultati significativi per la creatinina (Cr) dei donatori (P = 0.0077), la clearance della Cr dei donatori (P = 0.023) e l’età dei riceventi (P = 0.047). I modelli univariati di RCRP per GS hanno riscontrato una significatività per la Cr dei donatori (P = 0.027) e la Cr dei riceventi misurata al 3° mese (P = 0.043) ed al 6° mese post-trapianto (Cr_6month_PTx) (P = 0.017). Nel successivo modello multivariato per RS non è stata ottenuta alcuna significatività, mentre nel modello multivariato per GS la Cr_6month_PTx è risultata ancora significativa (P = 0.034; exp = 7.24). I test di validazione hanno evidenziato come il modello ristretto alla sola variabile Cr_6month_PTx possa descrivere efficacemente la GS. Un ulteriore modello per GS stratificato sulla media della Cr_6month_PTx (1.5 mg/dl) ha confermato la significatività di tale variabile (P = 0.040; exp = 5.65). Conclusioni - L’esplorazione/validazione di modelli di RCRP ha individuato nella Cr_6month_PTx un potenziale predittore indipendente per GS in una popolazione di pazienti sottoposti a DKT
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