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I parcheggi sono beni comuni?
Il presente contributo contiene un commento alla sentenza n. 5372/2018 del Consiglio di Stato,V, che ha riconosciuto i parcheggi che soddisfano gli standard urbanistici come beni pubblici, ma ha avvalorato la sua tesi ricorrendo alla nozione di bene comune. Questa soluzione è criticabile soprattutto perché rischia di portare ancora più confusione nella definizione di "bene comune", categoria ancora non riconosciuta dal diritto positivo ma ormai molto diffusa nel diritto vivente
Emilia-Romagna e partecipazione: cosa prevede la Legge Regionale?
Il contributo tratta della nuova Legge Regionale dell'Emilia-Romagna del 22 ottobre 2018, n. 15, che ha contribuito a novellare il quadro normativo in materia di partecipazione alle decisioni politiche pubbliche. La presente normativa, così come quella previgente-che essa procede ad abrogare- si presenta quale legge-quadro, dettando pertanto principi e disposizioni riferibili a diversi settori. La l.r. Emilia-Romagna n. 15 del 2018, tuttavia, rileva in particolare sotto il profilo dei soggetti che sono ammessi a prender parte ai processi partecipativi
Il Parco dell’Appia Antica, tra tutela dell’ambiente e jus aedificandi
Con l’ampliamento del Parco regionale dell’Appia Antica si è riacceso il dibattito, mai del tutto sopito, intorno allo jus aedificandi e la sua tenuta nei confronti della tutela dell’interesse ambientale
La rigenerazione di fonte regionale come soluzione alla frammentazione urbana e sociale
La rigenerazione urbana disciplinata dalle recenti normative regionali si presenta quale
fenomeno nuovo e originale. Infatti, la rigenerazione urbana si pone come fine quello
di dare nuova vita a tutta la città, tanto nelle sue parti più degradate dal punto di vista
architettonico, urbanistico ed ambientale, quanto in quelle più centrali, dove si registra
sempre più spesso un elevato livello di disagio sociale e culturale. Le autorità locali
sono così chiamate sia a promuovere delle azioni che tengano conto delle
problematiche che affliggono l’intero contesto urbano, sia a recuperare il contatto con
la comunità di riferimento. Insieme al recupero fisico dell’intera città, il maggiore
coinvolgimento degli abitanti, nella definizione degli interventi, rappresenta uno dei
caratteri che accomunano le recenti normative in materia di rigenerazione. Si coglie un
ampliamento dei soggetti considerati quali abitanti, dal momento che non sono intesi
come tali solo coloro che vivono e votano negli ambiti interessati dagli interventi
rigenerativi. Tale estensione appare come un tentativo, da parte dei legislatori
regionali, di recuperare un coinvolgimento della società nella vita dell’amministrazione
locale.The urban regeneration disciplined by recent regional regulations is a new and original
phenomenon. The urban regeneration aims to give new life to the whole city, both in its
most degraded parts from the architectural, urban and environmental point of view, as well
as in the more central ones, where a high level is increasingly recorded of social and cultural
discomfort. Local authorities are called upon to promote actions that take into account the
problems afflicting the entire urban context, as well as those aimed at regaining contact
with the reference community. Together with the physical recovery of the entire city, the greater involvement of the inhabitants, in the definition of the interventions, represents one
of the characteristics that the recent regulations concerning regeneration have in common.
There is an extension of the subjects considered as inhabitants, indeed, also who doesn’t live
and vote in the areas affected by regenerative interventions is considered as such. This
extension appears as an attempt by regional legislators to recover the involvement of society
in the life of the local administration
La tutela dell'ambiente urbano e la sussidiarietà orizzontale
La sentenza n. 5730 del 2019 del TAR Lazio- Roma, sez. II-ter, chiarisce quali sono i poteri riconosciuti alle amministrazioni locali per tutelare l’ambiente urbano. Ma la sentenza offre anche spunti per ragionare su quali sono le condizioni per considerare un’azione del privato quale ipotesi di sussidiarietà orizzontale
Detection of Spirocerca lupi and an unknown Trichinella-like nematode in raccoon (Procyon lotor).
The raccoon Procyon lotor (Carnivora: Procyonidae) is an invasive species of growing importance for the introduction of alien pathogens or as additional hosts for autochthonous pathogens in Europe, including zoonotic parasites. As the population is steadily increasing and outcompeting the red fox (Vulpes vulpes) in Germany, the consumption of raccoon meat raises concerns about pathogens they may transmit. Therefore the presence of Trichinella larvae was here investigated in muscle samples (n = 904) of raccoons from northern Germany. No Trichinella larvae were found, thus confirming the general low occurrence of this parasite in Germany. However, Spirocerca lupi (n = 12) and an unidentified Trichinella-like nematode (n = 1) were accidently detected in the examined samples. The first is not a zoonotic parasite but has a high veterinary relevance as it can cause severe diseases in dogs. It is the first documented autochthonous infection of this nematode in Germany. The larvae of an unidentified Trichinella-like nematode were found in high abundance in all examined muscles of one raccoon, though they could not be identified to species level. Histological investigation revealed intramuscular cystic structures. This is the largest study investigating muscular parasites of raccoons in Europe so far, which suggests that this invasive animal species is infected by S. lupi and by a yet unknown Trichinella -like parasite
Thermally enhanced solid–liquid separation process in food waste biorefinery: modelling the anaerobic digestion of solid residues
The biochemical valorization potential of food waste (FW) could be exploited by extracting decreasing added-value bio-based products and converting the final residues into energy. In this context, multi-purpose and versatile schemes integrating thermal and biochemical conversion processes will play a key role. An upstream thermal pretreatment + solid-liquid separation unit was here proposed to optimize the conversion of the liquid fraction of FW into valuable chemicals through semi-continuous fermentation process, and the conversion of the residual solid fraction into biomethane through anaerobic digestion. The solid residues obtained after thermal pretreatment presented a higher soluble COD fraction, which resulted in higher methane production with respect to the raw residues (0.33 vs. 0.29 Nm3CH4 kg-1VSfed) and higher risk of acidification and failure of methanogenesis when operating at lower HRT (20d). On the contrary, at HRT = 40 d, the pretreatment did not affect the methane conversion rates and both tests evidenced similar methane productions of 0.33 Nm3CH4 kg-1VSfed. In the reactor fed with pretreated residue, the association of hydrogenotrophic methanogens with syntrophic bacteria prevented the acidification of the system. Modelling proved the eligibility of the FW solid residues as substrates for anaerobic digestion, given their small inert fractions that ranged between 0% and 30% of the total COD content
Il Veneto riconosce la rigenerazione dei beni immobili abbandonati con la legge n. 14 del 2017. La l.r. Veneto 14/2017 riconosce una forma di micro-rigenerazione che potrebbe mettere a rischio la tenuta dei Regolamenti
La l.r. Veneto n. 14 del 2017 ha riconosciuto una forma di rigenerazione urbana finora ancorata alla sola disciplina dei Regolamenti per l’amministrazione condivisa. Questa scelta da parte del legislatore regionale aprirebbe ad una serie di possibili problemi che potrebbero mettere a dura prova la resistenza degli stessi Regolamenti
Il requisito della vicinitas e la sua natura elastica
Con la sentenza n. 3418 del 2018, il Tar Lazio-Roma, sez. III-ter, nell’ambito di una complessa controversia, è tornato a trattare del tema dell’ampliamento della legittimazione ad agire in giudizio. In questa direzione, pertanto, il Tribunale ha accolto una interpretazione elastica del criterio della vicinitas
La concezione debole del contratto pubblico a titolo oneroso: quali conseguenze per le convenzioni con gli enti del Terzo settore? Commento alla sentenza del Consiglio di Stato, sez. V, del 3 ottobre 2017, n. 4614
Il contributo prende le mosse da una pronuncia del Consiglio di Stato in materia di onerosità del contratto pubblico, fornendone una lettura inedita che potrebbe avere delle conseguenze rilevanti per ciò che concerne l'estensione del campo di applicazione della disciplina dei contratti pubblici. Sostenendo una lettura debole del contratto oneroso, il timore è quello di ricomprendere in tale categoria delle fattispecie contrattuali che ne dovrebbero rimanere del tutto estranee
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